In Italia, l’Innovation Management è diventata una materia sempre più importante e rilevante per le imprese che intendono investire nella trasformazione tecnologica e digitale. Infatti, l’Innovation Manager ha il compito di supportare l’azienda nell’individuazione e nell’implementazione di soluzioni innovative, attraverso l’analisi dei processi produttivi e l’identificazione di opportunità di miglioramento. Inoltre, l’Innovation Manager deve avere una visione strategica dell’innovazione e delle tecnologie abilitanti, nonché una solida conoscenza delle dinamiche del mercato e della concorrenza. Grazie al voucher Innovazione, il ruolo dell’Innovation Manager è stato riconosciuto ufficialmente e oggi rappresenta una professione in forte crescita, con una domanda sempre maggiore da parte delle imprese che intendono investire nella trasformazione digitale per rimanere competitive sul mercato.
Innovation Management: Voucher Innovazione che cosa sono?
Il 7 Maggio 2019, l’allora Ministero dello Sviluppo Economico (oggi MIMIT – Ministero per le Imprese ed il Made in Italy) ha emanato un decreto che individua le disposizioni applicative del contributo a fondo perduto, in forma di voucher, a beneficio delle micro, piccole e medie imprese, per l’acquisto di consulenze specialistiche in materia di processi di Innovation Management, trasformazione tecnologica e digitale.
Le PMI quindi, hanno avuto la possibilità di richiedere questo voucher da utilizzare per le prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato, indipendente e inserito temporaneamente, con un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi, nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete, al fine di indirizzare e supportare i processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale attraverso l’applicazione di una o più delle seguenti tecnologie abilitanti:
- big data e analisi dei dati;
- cloud, fog e quantum computing;
- cyber security;
- integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale;
- simulazione e sistemi cyber-fisici;
- prototipazione rapida;
- sistemi di visualizzazione, realta’ virtuale (RV) e realta’ aumentata (RA);
- robotica avanzata e collaborativa;
- interfaccia uomo-macchina;
- manifattura additiva e stampa tridimensionale;
- internet delle cose e delle macchine;
- integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
- programmi di digital marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (c.d. «branding») e sviluppo commerciale verso mercati;
- programmi di open innovation.
Il vincolo per usufruire del voucher, come abbiamo detto, è quello di doversi avvalere esclusivamente di un Innovation Manager iscritto all’elenco del Ministero.
Questo è stato il primo vero riconoscimento italiano che ha legittimato il professionista Innovation Manager.
Riapertura degli elenchi – Giugno 2023
Il 13 Giugno 2023, un decreto direttoriale del MIMIT, considerata l’esigenza di riaprire gli elenchi dei manager qualificati, apre una finestra per poter presentare istanza per essere inseriti nel nuovo elenco.
“Nuovo” poiché anche coloro che risultavano già iscritti nel 2019 dovranno obbligatoriamente presentare nuovamente la domanda.
Sarà possibile presentare domanda nell’arco temporale che va dal 22 Giugno al 5 Settembre 2023, esclusivamente tramite procedura informatica sul sito del Ministero.
Soltanto coloro che saranno ritenuti idonei potranno quindi offrire consulenza alle piccole e medie imprese italiane che riceveranno il voucher a fondo perduto i quali importi sono:
- Micro e piccole: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 40 mila euro
- Medie imprese: contributo pari al 30% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 25 mila euro
- Reti di imprese: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 80 mila euro
Requisiti per operare come Innovation Manager
I requisiti per iscriversi all’elenco del MIMIT sono molteplici e alternabili: dottorato, master di II livello oppure 7 anni di esperienza lavorativa documentabile.
Ma c’è molta confusione sulle competenze: l’Innovation Manager non deve conoscere tutte le tecnologie abilitanti, ma è sufficiente che sia esperto di una. Tuttavia, non basta essere, per esempio, un esperto di cyber security per diventare un Innovation Manager, è indispensabile possedere conoscenze e abilità manageriali.
È quindi opportuno – se si è un esperto in una delle aree previste. seguire un percorso formativo che conferisca l’approccio da avere per trasformare la conoscenza che si possiede in una tecnologia, in una consulenza manageriale strutturata.
Esistono molteplici percorsi online di lunghezza breve o media, addirittura master.
Nella scelta del percorso fa certamente la differenza l’ente che rilascia l’attestato, se il corso è qualificato e la sua durata (non inferiore a 40 ore).
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