Le PMI italiane sono ancora indietro per quel che riguarda la digitalizzazione e l’innovazione in genere dei processi e delle metodologie aziendali.
“costa troppo”, “non ci capisco niente”, “costa più il consulente delle tecnologie”…
Tutte obiezioni cui il MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) ha risposto mediante i voucher per le consulenze in innovazione, ovvero dei fondi ai quali si può accedere per avere una consulenza per innovare (in diversi settori) la propria azienda.
Sì, sono a fondo perduto, nelle seguenti misure:
- Micro e piccole: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 40 mila euro
- Medie imprese: contributo pari al 30% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 25 mila euro
- Reti di imprese: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 80 mila euro
“Bene, quindi provo a chiamare l’amico di mio nipote che mi aveva detto che lavora su internet”
No. E’ possibile chiedere una il voucher avvalendosi soltanto degli innovation manager, o le società di consulenza, qualificati presenti nell’elenco del MISE.
I requisiti per poter accedere ai voucher sono:
- qualificarsi come micro, piccola o media impresa ai sensi della normativa vigente;
- non rientrare tra le imprese attive nei settori esclusi dall’articolo 1 del Regolamento UE n. 1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013 “De Minimis”;
- avere sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale e risultare iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente;
- non essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e risultare in regola con il versamento dei contributi previdenziali;
- non essere sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente;
- non aver ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione Europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune.
Possono inoltre beneficiare del Voucher anche le reti d’impresa composte da un numero non inferiore a tre PMI in possesso dei requisiti descritti, purché il contratto di rete configuri una collaborazione effettiva e stabile e sia caratterizzato dagli elementi di cui all’articolo 2, comma 2, del decreto 7 maggio 2019.
E’ inoltre possibile registrarsi alla piattaforma e verificare di possedere i requisiti, una volta verificato, è possibile fare domanda a partire dalle ore 10.00 del 7 novembre 2019 e fino alle ore 17.00 del 26 novembre 2019.
Mediante il voucher è’ possibile chiedere una consulenza in questi ambiti:
- big data e analisi dei dati;
- cloud, fog e quantum computing;
- cyber security;
- integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale;
- simulazione e sistemi cyber-fisici;
- prototipazione rapida;
- sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);
- robotica avanzata e collaborativa;
- interfaccia uomo-macchina;
- manifattura additiva e stampa tridimensionale;
- internet delle cose e delle macchine;
- integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
- programmi di digital marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (c.d. “branding”) e sviluppo commerciale verso mercati;
- programmi di open innovation.
Gli incarichi manageriali possono inoltre indirizzare e supportare i processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali, attraverso:
- l’applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nelle strategie di gestione aziendale, nell’organizzazione del luogo di lavoro, a condizione che comportino un significativo processo di innovazione organizzativa dell’impresa;
- l’avvio di percorsi finalizzati alla quotazione su mercati regolamentati o non regolamentati, alla partecipazione al Programma Elite, all’apertura del capitale di rischio a investitori indipendenti specializzati nel private equity o nel venture capital, all’utilizzo dei nuovi strumenti di finanza alternativa e digitale quali, a titolo esemplificativo, l’equity crowdfunding, l’invoice financing, l’emissione di minibond.
Nel portale dove si presenterà la domanda, sarà visibile l’elenco degli innovation manager qualificati, e le società, a cui si può richiedere la consulenza. Ogni innovation manager può svolgere un solo incarico l’anno, per cui se già avete in mente qualcuno, è meglio fare domanda molto presto. Le società di consulenza invece (che contengono al loro interno degli innovation manager compresi sempre nell’elenco del MISE) possono svolgere fino a un massimo di dieci consulenze l’anno (in base al numero di manager che hanno segnalato). Inoltre, non tutti gli innovation manager possono operare in tutti i settori sopra descritti, per cui se avete in mente di chiedere una consulenza in un ambito, potrebbero essere pochi gli innovation manager abilitati per quel settore.
Ulteriori informazioni sono disponibili nel sito del MISE
https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/voucher-consulenza-innovazione